Nel tardo pomeriggio odierno, a San Siro andrà in scena quella ch’è senza dubbio la sfida più attesa del weekend, tra la capolista Milan e l’Atalanta di Gasperini. Una partita che potrebbe conferire definitivamente ai rossoneri il titolo di campioni d’inverno, a coronamento di un anno davvero strabiliante. A maggior ragione se si pensa a quanto succedeva più o meno allo stesso punto della scorsa stagione, e contro il medesimo avversario di giornata, seppur a campi invertiti. Il 5-0 subito a Bergamo poco più di un anno fa segnava il punto più basso del campionato rossonero, lasciando presagi di un futuro tetro, invece rivelatosi poi inaspettatamente luminoso. Scopriamo dunque cosa è cambiato nell’ultimo anno all’interno del mondo Milan.
Il ritratto del calciatore giapponese per antonomasia. Hidetoshi Nakata, icona e alfiere dell’intero Sol Levante, adottato dall’Italia.
Troia, XVI secolo avanti Cristo. La calma della notte viene interrotta bruscamente. La folla si sveglia di soprassalto, il clangore delle armi risuona nella volta oscura del cielo. Usciti da un grosso cavallo di legno, i guerrieri greci stanno mettendo a ferro e fuoco la città, ponendo fine in maniera subdola a uno dei più grandi conflitti della storia dell’umanità. Da anni aspettavano quel momento. In ogni angolo della città la gente fugge impaurita, cerca di mettersi in salvo, di scampare all’ira degli invasori stranieri.
L’universo rossonero si è goduto il talento e la classe di questo brasiliano per qualche anno, un lasso di tempo troppo breve per non essere considerato un rimpianto. Alexandre Pato era qualcosa di speciale, e l’aveva già mostrato nel suo esordio in maglia Milan.
Era un ordinario Inter-Roma come tanti, in un gelido 5 gennaio 1997, entro le mura del Giuseppe Meazza in San Siro. Poi Youri Djorkaeff decise di prendersi la scena.
La Roma di Paulo Fonseca si sta dimostrando una delle compagine più propositive, dinamiche e temibili del campionato nostrano. Il merito è anche di Leonardo Spinazzola, autore finora della sua stagione della rivalsa.
L’abbiamo visto girovagare in lungo ed in largo per il Vecchio Continente, dalla Catalogna alle grandi metropoli inglesi. Ora, però, sembra tornato in pianta stabile in Italia, dove la sua avventura calcistica ha spiccato il volo qualche anno fa: rispolveriamo dai cassetti della memoria l’Alexis Sanchez in maglia Udinese.
Alejandro Gomez, Juan Cuadrado e Dries Mertens: tre giocatori per tre squadre diverse. Eppure, l’argentino, il colombiano ed il belga hanno qualcosa in comune: reinventarsi tecnicamente per rimanere in alto.
Nell’Italia di oggi fatta di isole e di confini difficili da varcare, noi continuiamo a portarvi in giro per le città del calcio. Dopo la tappa nella Roma magistrale, risaliamo verso nord e ci fermiamo a Parma. L’ex ducato signorile dell’Emilia-Romagna, culla di sapori e sorgente di musica, cinema e letteratura, vanta la società del Parma Calcio, che – rifondata dopo i continui fallimenti – sembra aver ritrovato oggi una nuova stabilità. Grazie ai frammenti di storia dei crociati, potremo così percorrere strade e piazze di quella che ad oggi è la Capitale italiana della Cultura.
Consulente aziendale, ex arbitro di Serie A e B, appassionato di calcio, tifoso dell’Olimpia Milano, opinionista televisivo. Così si descrive Luca Marelli sul suo omonimo blog.