Al Milan non esistono estati tranquille. I tifosi rossoneri sono sempre stati vittime di immensi periodi di incertezza nei periodi estivi recenti. Dai calciatori fino alla proprietà: pensiamo all’estate del rinnovo di Donnarumma, oppure al tradimento di Çalhanoğlu. I mercati faraonici delle «cose formali», le consuete perdite a parametro zero dei pilastri della formazione, il dietrofront su Ralf Rangnick. Fino all’esilio di Paolo Maldini, licenziato da Gerry Cardinale senza troppe carinerie, quindi alla cessione di Sandro Tonali. Difficilmente non si trova qualcosa da raccontare nell’universo milanista.
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