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CALCIO ITALIANO

Torna a casa Benni

I giovani talenti sono la partita giocata più interessante di questo campionato, e probabilmente anche i più discussi. Al di là del dibattito crescente sulla credibilità e la qualità che il calcio femminile sta acquisendo nelle ultime stagioni, un focus interessante sono le giovani che stanno vivacizzando il settore. Tra queste, un nome di spicco è quello di Benedetta Glionna, attorno alla quale nelle ultime settimane si è discusso di un possibile e auspicato ritorno alla Juventus Women.

L’intuizione del Fiammamonza per Glionna

Quando una società decide di far esordire una ragazza appena quattordicenne in prima squadra, i riflettori sono lì, l’attenzione è catalizzata. Il destino di una giocatrice talentuosa che spicca tanto da esser ritenuta all’altezza di un campionato più competitivo è sempre un po’ incerto. Sono scommesse tanto belle quanto rischiose. Lo scenario possibile è un bivio davanti al quale non tutti prendono la stessa direzione. Chi dimostra di essere ancora un frutto acerbo, che necessita tempo ulteriore per maturare, e chi invece trova un palcoscenico per esibire il proprio potenziale. Questo è il caso dell’attaccante napoletana, che all’età di 14 anni fa il suo esordio in prima squadra tra le file del Fiammamonza e contribuisce, stagione dopo stagione, alla promozione in Serie B delle brianzole.

Il connubio tra la lungimiranza della società e il talento dimostrato non passano inosservati e portano Glionna a vestire la casacca della Vecchia Signora nel 2017, anno della fondazione del club torinese. Un’opportunità unica, una piazza nuova dalle intenzioni ben precise. Il club dimostra sin da subito di voler pensare in grande, costruire una rosa che potesse rispecchiare un mix di esperienza e freschezza per raggiungere i massimi livelli.

Benedetta rientra nel progetto, e si trova a confronto con big affermate come Cristiana Girelli, Barbara Bonansea, Cecilia Salvai, Sara Gama e Aurora Galli. Questi sono solo alcuni dei nomi che hanno portato le torinesi a conquistare il primo scudetto nella stagione 2017/2018, confermando la mentalità Juve.

Glionna, Salvai, Caruso
Glionna, Salvai e Caruso (Foto: Mardo Bertorello/AFP via Getty Images – OneFootball)

Glionna come De Ligt

Saper stare al passo e confermare il proprio valore dopo un doppio salto di categoria, accanto a certe personalità, non è mai facile. Il rischio è di inserirsi in sordina senza riuscire a sintonizzarsi. D’altra parte, in un momento così importante della carriera, la pressione è alta. La stagione invece si conclude nei migliori dei modi, collezionando 7 gol in 20 presenze, che contribuiranno non solo alla scalata verso lo scudetto, ma anche verso riconoscimenti personali importanti. Tuttosport, infatti, le attribuisce il premio di European Golden Girl, un premio rivolto a giocatrici Under 21 che giocano nei massimi campionati europei. Non male come esordio in Serie A.

Tuttavia, dopo aver disputato la seconda stagione nel club piemontese e aver conquistato il secondo campionato con annessa Coppa Italia, il destino di Benedetta si slega momentaneamente da quello delle bianconere. Questo cambio di rotta vede come destinazione la bassa veneta, indossando per la stagione 2019/2020 la maglia dell’Hellas Verona. Le ragioni che vertono attorno a questo trasferimento sono diverse, ma di fatto sono le classiche motivazioni. Giocatrice giovane e talentuosa che necessita di irrobustire le ossa. Giocare, mettere minuti sulle gambe, maturare esperienza. Requisiti necessari per poter tornare a Vinovo e giocarsi un posto da titolare in un reparto estremamente competitivo. L’attacco juventino infatti, vanta tutt’ora il primato realizzativo in campionato.

L’esperienza in terra scaligera si rivela positiva, collezionando presenze e prestazioni di qualità che lascerebbero presagire un rinnovo del prestito o un eventuale riscatto da parte della Vecchia Signora. Si apre però un nuovo scenario per la stagione 2020/2021 che vede Glionna indossare la numero 18 tra le fila dell’Empoli Ladies. Le toscane stanno disputando un discreto campionato, visto che momentaneamente occupano la sesta posizione, alle spalle per pochissimi punti di Roma e Fiorentina.

Glionna
In maglia granata (Foto: Lisa Guglielmi/IPA/Live Media/Imago Images – OneFootball)

Fanno dei giri immensi

Recentemente, le strade di Benedetta e della Vecchia Signora si sono intrecciate con assiduità in appuntamenti che hanno coinvolto spettatori e analisti in un toto scommessa. Le compagini empolesi e juventine si sono sfidate in un faccia a faccia durato il tempo di una quindicina di gol in tre settimane. Per una giocatrice in prestito, il match contro la squadra che tiene in cassaforte gli estremi del proprio cartellino è una partita delicata, dove tutto ciò che bisogna fare è provare di essere pronte. Ricordate? Giocatrice talentuosa che viene ceduta per irrobustire le ossa, fare minutaggio. Se poi rischia di farmi perdere un match di Coppa Italia segnando una tripletta su calcio piazzato, meglio ancora. O forse no. Chissà l’espressione di Rita Guarino se le sue ragazze non avessero completato la rimonta.

I gesti tecnici dell’attaccante napoletana non sono passati inosservati. Se da un lato hanno messo in luce i limiti delle torinesi su palla inattiva, dall’altra hanno sollevato scommesse e ipotesi sul futuro di Glionna nelle prossime stagioni. Una delle ragioni che hanno spinto il club a optare per la soluzione del prestito, riguarda – come già accennato – la crescente competitività dell’attacco bianconero. Girelli e Bonansea sono attualmente due pilastri inamovibili dello scomparto juventino. Possiamo dire lo stesso di Stašková, Hurtig, e Marìa Alves? Tendenzialmente sì, nonostante alcune trovino meno spazio di altre. La vera domanda però, verte attorno ad un altra questione. Con cinque attaccanti in rosa – sei con Alice Berti – di questa portata ed esperienza, sarà pronta la giovane centravanti per un ritorno a Vinovo?

Glionna punizione
Contro il passato (Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images – OneFootball)

Ma ritornano veramente?

La sua tecnica, la sua velocità e le sue intuizioni che l’hanno portata da enfant prodige a miglior giovane della Serie A, non lasciano dubbi sul tipo di giocatrice che abbiamo davanti. Un attaccante moderno in piena regola, che piace agli allenatori della nuova scuola. Tuttavia, nel dibattito odierno, ad essere sotto esame non sono le sue qualità di calciatrice, bensì queste ultime confrontate a quelle delle attuali compagne di reparto bianconere. Parliamo di giocatrici di enorme esperienza, professioniste che vantano diverse presenze nelle rispettive nazionali, prestazioni in campionati come quello brasiliano o quello svedese. La scelta da parte del club di rinforzare l’ossatura della rosa con giocatrici esperte rispecchia da un lato la volontà di continuare a mantenere il primato in Italia, dall’altro la voglia di alzare il livello anche in Europa.

La Juventus ha dimostrato di essere una società che guarda con lungimiranza e prospettiva le giovani atlete, cercando di far germogliare le proprie tesserate altrove per poi farle tornare a casa e scrivere la storia del club. Le due stagioni di Benedetta trascorse in prestito si sono rivelate positive sin ora, ma saranno state abbastanza convincenti per riportare l’attaccante a Vinovo? L’esperienza non è, e non può essere, l’unico parametro di valutazione in questa storia. L’importante quantità di giovani talentuose che stanno vivacizzando il calcio femminile italiano, ha dimostrato che è tempo di dare spazio ad un cambio di paradigma, valorizzando la freschezza della nuova scuola.

Nel caso di Benedetta Glionna, si tratterebbe di dare la possibilità ad una giocatrice con buone doti tecniche di dare nuovo brio all’attacco juventino, un reparto dalle caratteristiche prevalentemente fisiche ad eccezione di Barbara Bonansea e Maria Alves. Quando si tratta di giovani promettenti, la posta in gioco è sempre molto alta, perché è su questo terreno che si disputa il futuro di una squadra, oltre all’abilità di una società di saper vedere oltre in prospettiva vincente. Sarà questo il caso di un amore che fa un giro immenso e poi ritorna?

Imparare dalle migliori (Foto: Danilo Vigo/IPA/LiveMedia/Imago Images – OneFootball)

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