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CALCIO ITALIANO

Dovremmo tenere d’occhio il Sassuolo Femminile

Domani 8 novembre scenderanno in campo due squadre che in questa stagione stanno facendo molto bene. Da una parte la Juventus Women di Rita Guarino, vincitrice dello Scudetto per tre anni consecutivi. Dall’altra la squadra sorpresa dell’anno, il Sassuolo di Gianpiero Piovani, che dopo anni di modeste prestazioni ha iniziato il campionato in modo eccellente.

Le neroverdi hanno infatti ottenuto cinque vittorie e un pareggio e sono l’unica compagine del campionato a non aver mai perso, eccezion fatta per le bianconere: la Juve ha 18 punti e le emiliane 16. La sfida di domani, di conseguenza, sarà un banco di prova per entrambe: alle 12.30, nello scenario dello Juventus Training Center, si giocherà senza alcun dubbio uno dei match più interessanti da quando la Serie A ha riaperto i battenti.

Cerchiamo quindi di capire i motivi per cui il Sassuolo sia diventata l’avversaria più ostica per le campionesse in carica e cosa l’abbia portata a diventare una delle rose più forti del panorama femminile italiano, oltre alle ragazze di Sara Gama, alla Fiorentina ed al Milan.

Mana Mihashi in Sassuolo-Napoli, 5 settembre 2020 (Foto: Imago – OneFootball)

Il progetto del Sassuolo Femminile

Il progetto del Sassuolo Femminile è giovane e recente, come spesso accade per molte squadre della massima serie femminile. Un altro esempio è appunto la Juventus, nata soltanto tre anni e mezzo fa, nel luglio 2017.

Era il settembre del 2016 quando in una conferenza al Mapei Stadium la dirigenza del Sassuolo annunciò la collaborazione con la Reggiana Femminile. Nella Serie B 2016/17 quindi, la squadra Reggiana-Sassuolo scese in campo come ibrida, presentando entrambi i loghi sulla maglia e usando una nuova divisa. La prima stagione sotto l’egida del Sassuolo andò bene: primo posto e vittoria del girone C, con l’automatica promozione in Serie A.

Nella massima serie, però, la squadra si era trovata in un ambiente nuovo e le giocatrici non erano sufficientemente pronte a competere con squadre più familiarizzate con il campionato. Le prime sette giornate furono tutte sconfitte e per tutto il girone di andata la squadra ha mantenuto l’ultimo posto in classifica. Un abisso se si pensa alla posizione e al protagonismo che le neroverdi hanno oggi.

Nonostante ciò, la costruzione della squadra è stata graduale e continua. Già nel girone di ritorno della stagione 2017/18 la squadra riuscì a vincere quattro volte, tre proprio alla fine del campionato. In questo modo raggiunse la zona play-out, vincendo poi per 3-0 contro la Roma e rimanendo aggrappata alla Serie A.

Nella stagione successiva  i sono visti già miglioramenti notevoli: la squadra ha vinto sin da subito ed è rimasta stabile nella zona media della classifica. Al termine della stagione 2018/2019 la FIGC ha dichiarato poi la completa cessione del titolo sportivo all’U.S. Sassuolo Calcio, e la squadra è diventata ufficialmente la sezione femminile della società.

Il buon inizio di stagione

Step dopo step quindi, il Sassuolo Femminile si è formato e costruito come squadra capace di competere con le big del calcio rosa italiano. Anche se è chiaro che il work in progress delle neroverdi è nel bel pieno del suo percorso, si può certo affermare che un primo modesto traguardo si è raggiunto. Lo scorso anno la stagione è stata interrotta a causa della diffusione del Covid-19 e il Sassuolo si è fermato a 23 punti, con 7 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte. Sesto in classifica sulle dodici partecipanti, con capocannoniere Daniela Sabatino con 12 reti.

Il vero exploit, quindi, è iniziato quest’anno. Dopo il pareggio della prima giornata di campionato contro le giallorosse, la squadra ha vinto sempre, segnando in quattro gare su cinque almeno tre gol a partita. In particolare, bisogna puntare gli occhi soprattutto sulla sfida contro la Fiorentina in trasferta: le viola sono da qualche anno favorite per la vittoria o per i primi posti della classifica, ma contro il Sassuolo hanno perso per 1-3. Una conferma nella conferma della crescita di questa squadra, che ha tra le altre cose un comparto offensivo insidioso.

Esultanza di Martina Tomaselli in Inter-Sassuolo (Foto: Matteo Gribaudi/Imago – OneFootball)

Il buon inizio stagionale non è appannaggio soltanto del femminile. Il club neroverde, infatti, ha dimostrato di aver svolto un mirato lavoro sia di calciomercato che interno alle dinamiche societarie per rimettersi in carreggiata nella stagione 2020/21. Il Sassuolo di De Zerbi, d’altro canto, ne è una riprova: alla sesta giornata di campionato i neroverdi sono secondi dietro soltanto al sorprendente Milan. Con 14 punti non hanno collezionato nessuna sconfitta, così come i rossoneri e la Juventus, e hanno vinto quattro volte e pareggiato due. E ancora: la Primavera è attualmente seconda in classifica, ma con due partite in meno rispetto alla capolista.

La rosa: talento e giovinezza

Una delle grandi qualità del Sassuolo è quella di puntare sui giovani. Far crescere i talenti quasi in casa, oppure saper lavorare per migliorarli laddove vi siano le possibilità di farlo. Uno dei segreti del Femminile di quest’anno è stato infatti l’investimento in giocatrici giovani e forti, che hanno portato ad una rosa equilibrata e molto competente, sia come nella collettività che nelle capacità delle singole giocatrici.

Se diamo un occhio alle altre formazioni, notiamo che quella del Sassuolo è una prerogativa quasi unica. La Juventus appunto, la principale contendente al titolo – per adesso – di campione d’inverno, ha un comparto di giocatrici più grandi. I pilastri delle bianconere, partendo dalla capitana Sara Gama che è una classe ’89, sono donne già rodate nei massimi campionati europei. Anche Cristiana Girelli ha compiuto 30 anni quest’anno, oltre a Martina Rosucci che ha spento 28 candeline. La Fiorentina inoltre, capitanata dalla svedese Stéphanie Öhrström, ha appena acquistato Daniela Sabatino, ex neroverde, una delle giocatrici più forti e “storiche” del calcio femminile italiano.

Nel Sassuolo Femminile la panchina è ricchissima di classi 2000 e ragazze giovanissime. Se si pensa, inoltre, che la protagonista assoluta della squadra ha soltanto 16 anni, la combinazione fra talento e giovinezza trova nella società la sua massima espressione.

La chiave in attacco: Haley Bugeja

L’asso nella manica del Sassuolo Femminile, infatti, è lei: Haley Bugeja. La maltese classe 2004 è uno dei neoacquisti della squadra e senza mezzi termini è la trascinatrice delle neroverdi. L’attaccante è andata a segno quattro volte, ed è seconda nella classifica marcatori della sua squadra, dietro a Dubcovà Kamila (con 5 reti).

Bugeja fino all’anno scorso giocava a Malta ed era lontana dall’ambiente calcistico italiano e dai riflettori che stanno a mano a mano crescendo, anche grazie alla visibilità che Sky sta gradualmente fornendo alla Serie A femminile. Alessandro Terzi, direttore sportivo del settore femminile, ha infatti dichiarato che la società è volata fino a Malta e ha parlato con la famiglia della giocatrice per portarla a Sassuolo. In questo modo, è stata dimostrata la caparbietà della società nel voler far entrare la ragazza, la Messi neroverde come La Gazzetta dello Sport l’ha definita, nel progetto della squadra.

I fatti contano sempre più delle parole: la pagina ufficiale del Sassuolo riassume i due gol che Bugeja ha eseguito nella partita del suo esordio contro il Napoli, vinta per 3-1. Basta guardare i dribbling del primo gol e l’eleganza del secondo per capire il talento sprigionato dalla 16enne.

In un’intervista rilasciata a Ultimo Uomo, Haley Bugeja ha dichiarato:

I pregiudizi sul calcio femminile non mi hanno mai dato fastidio, perché penso che noi stiamo andando nella giusta direzione e che negli ultimi anni il livello si è sempre alzato.

In questo momento, nel campionato italiano ad alzare il livello c’è proprio lei. Anche se è ancora giovanissima, infatti, sta di diritto entrando fra i talenti più fenomenali del panorama calcistico, e sicuramente durante tutta la stagione sarà sotto osservazione. Il Sassuolo ha centrato appieno il suo obiettivo.

Oltre all’arrivo di Bugeja, comunque, altre sette giocatrici sono arrivate in società: Valeria Pirone, Alice Parisi, Alice Lugli, Davina Philtjens, Benedetta Brignoli, Estefania Fuentes e Mana Mihashi. Tra giocatrici esperte, come Philtjens che ha vinto quattro campionati belga, due scudetti con l’Ajax e una Supercoppa con la Fiorentina, e giovani talenti, la società ha riequilibrato e svecchiato la rosa. I risultati della campagna acquisti si sono già fatti vedere.

Cosa dobbiamo aspettarci da Juve-Sassuolo?

Domani alle ore 12.30, quindi, Sky Sport trasmetterà il duello più interessante di questo campionato. La Juventus ha preso soltanto tre gol da inizio campionato, tutti e tre in casa e contro l’Empoli, mentre il Sassuolo ne ha subiti 4, di cui 2 in trasferta. Ad ogni modo, sono comunque pochi per entrambe le squadre. Inoltre, considerando che le neroverdi giocheranno a Torino, laddove la Juventus non ha mai perso né pareggiato, sarà indubbiamente una sfida insidiosa per le emiliane.

Cristiana Girelli dopo il gol dal dischetto contro il Milan, 5 ottobre 2020 (Foto: Jonathan Moscrop/Sportimage/Imago – OneFootball)

Il talento individuale di Bugeja avrà davanti a sé la difesa bianconera, con Gama e il portiere Giuliani, che viene appunto da un clean sheet di quattro giornate. Nel proprio reparto offensivo, le zebre potranno contare su Bonansea e Girelli, al pieno di presenze in questo inizio di campionato, le quali risponderanno con un carico di forza ed esperienza.

In definitiva, c’è un lato positivo da sottolineare: la partita sarà uno scontro praticamente alla pari. Il fatto che il calcio femminile possa offrire un match così talentuoso e stimolante, non può che far bene a tutto il Paese.

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