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CALCIO ESTERO

Il Lipsia ha fatto centro con Brian Brobbey

Quando l’Ajax aveva fatto sapere che sarebbe stato molto difficile trovare un accordo per il rinnovo, Paolo Maldini aveva iniziato a fiutare il colpo a parametro zero. Il suo Milan, però, è stato anticipato dal RB Lipsia: l’attaccante classe 2002 Brian Brobbey ha firmato un contratto quadriennale con il club tedesco. Ma chi è Brobbey? Perché Nagelsmann ha esplicitamente fatto il suo nome alla dirigenza?

Brobbeast

Se a 19 anni appena compiuti hai già attirato l’attenzione delle migliori squadre del vecchio continente, allora vuol dire che sei veramente sulla strada giusta. Di sicuro avranno aiutato a fare “fumo” i due titoli di campione d’Europa conquistati con l’Under 17 dell’Olanda, ma il potenziale del ragazzo è reale e basta guardare i suoi numeri. Dati alla mano, Brian Brobbey si colloca tra i bomber più prolifici degli ultimi anni a livello giovanile con i suoi 84 gol in 104 partite. Un rendimento che ha messo spalle al muro Erik ten Hag, convincendolo ad aggregarlo alla prima squadra.

Il 31 novembre 2020 è una data cerchiata in rosso sul calendario a casa Brobbey, quella del suo esordio. L’Ajax affronta il Fortuna Sittard nel 7° turno di Eredivisie. Al 65′, sul risultato di 2-1, arriva il suo momento. Entra al posto dell’amico Lassina Traoré, riceve qualche cinque di incoraggiamento dai suoi compagni e raggiunge la sua posizione in un’Amsterdam Arena deserta. Il debutto che sognava era senz’altro più rumoroso, ma aveva lo stesso lieto fine: il gol. La palla calciata da David Neres che sbatte contro il palo rompe il silenzio e lo chiama al tap-in. Gli sono bastati solo 502 secondi per trovare la sua prima grande gioia.

Brobbey all'esordio contro il Fortuna Sittard
Brian Brobbey fa il suo esordio con l’Ajax nella sfida con il Fortuna Sittard (Foto: Imago Images – OneFootball)

Il gol all’esordio è stato un segnale incoraggiante per lui e una conferma per ten Hag. Il tecnico dei lancieri continua a regalargli spezzoni di partita, poi gli dà totale fiducia e lo schiera titolare in Champions League per la sfida da dentro o fuori con l’Atalanta. Perde il duello con il terzetto difensivo bergamasco, viene sostituito all’intervallo e assiste all’eliminazione della sua squadra.

Bocciatura in campo europeo? No, è solo questione di tempo. Pur entrando dalla panchina, è sempre decisivo sia ai sedicesimi che agli ottavi di Europa League: gol e assist contro il LOSC Lille, gol contro lo Young Boys. Con queste fanno 4 reti in stagione con la prima squadra. Il piccolo Brian inizia a trasformarsi in Brobbeast.

Brobbey al gol contro lo Young Boys
Brian Brobbey a segno in Ajax-Young Boys, andata degli ottavi di Europa League (Foto: Imago Images – OneFootball)

Lo zampino di Raiola per Brobbey

Il contratto di Brian Brobbey con l’Ajax è in scadenza il prossimo 30 giugno. Le voci sul rinnovo sono state un tormentone dal giorno del suo esordio da sogno fino alle prime settimane di marzo (quando è sfumato definitivamente). Perché le due parti non si sono accordate? Il talento è sotto gli occhi di tutti, in particolare quelli di ten Hag che ora ne ha fatto una valida alternativa nel suo scacchiere. L’allenatore olandese ha espresso la sua volontà di trattenerlo a tutti i costi, ma il direttore sportivo Marc Overmars si è visto chiudere la porta in faccia. Un epilogo per un verso inaspettato, visto le dichiarazioni positive del ragazzo, per un altro del tutto prevedibile dal momento che il suo procuratore è un certo Mino Raiola. Portarlo via da Amsterdam sarà stata una mossa lungimirante o avventata da parte del Best European Player’s Agent 2020? Ten Hag ha le idee chiare:

Rispetto la sua decisione, ma speravo firmasse. Il 95% dei talenti che vanno all’estero falliscono. Rimanendo all’Ajax avrebbe continuato un percorso di crescita e le sue possibilità di fare una grande carriera sarebbero state maggiori. Continuerò comunque a lavorare su di lui fino al termine della stagione, motivandolo e provando a migliorarlo.

Quantomeno Raiola si è dimostrato un buon ascoltatore, perché il suo assistito in passato aveva dichiarato amore per la Bundesliga. Per Brobbey in Germania ci sarebbero le condizioni ideali per provare a sfondare, con allenatori e proprietà che credono fino in fondo nei giovani e che non sono lì pronti a rimpiazzarli sul mercato al primo errore come invece accade oltremanica. Inoltre, si è detto fortemente convinto di avere le caratteristiche giuste per giocare in quel campionato. Il passaggio al RB Lipsia, quindi, non può che farlo felice.

Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Il Lipsia è un grande club, ha una gruppo squadra solido e io voglio fare la mia parte per garantire che continui ad avere così tanto successo. Julian Nagelsmann è un allenatore molto giovane ma anche molto bravo, da lui posso imparare tantissimo.

Stima ricambiata in toto da Nagelsmann che aggiunge un’altra freccia al suo arco. Il profilo di Brobbey si sposa perfettamente con lo stile di gioco del Lipsia e con lo stesso progetto Red Bull.

Tra Timo e Rom

In Germania sperano che Brian Brobbey possa essere un degno sostituto di Timo Werner, dopo che il norvegese Alexander Sörloth ha fallito nell’impresa. Limitandoci a guardare i punti in classifica, non si direbbe che il RB Lipsia abbia sofferto così tanto la mancanza della punta: dopo 25 giornate i tori rossi hanno collezionato 54 punti, l’anno scorso erano 50. Se però scaviamo più affondo arriviamo al dunque: il dato dei gol fatti è calato drasticamente da 62 a 47 e i capocannonieri della squadra, Nkunku e Forsberg, hanno appena 6 marcature.

Brobbey arriverà con un macigno sulle spalle. È un attaccante mobile ma non ai livelli del tedesco ora al Chelsea. Potrà svolgere quel lavoro, ma non sarà facile e ci vorrà del tempo. Confrontando le heatmap dei due giocatori notiamo che quella di Timo Werner appare più vivace di quella dell’olandese. Questo perché il primo si muove moltissimo durante i 90 minuti, quasi omogeneamente su tutto il fronte d’attacco pur preferendo partire dalla sinistra. Il secondo, invece, è più abituato a mantenere la posizione centrale, ma in quanto a intensità ci siamo. Poi per spostare gli equilibri servirà qualità, oltre alla quantità.

Il confronto delle heatmap
Il confronto tra le heatmap di Brobbey e Werner (Fonte: FootData)

Qualcun altro rivede in lui Romelu Lukaku. Per il carisma e per l’importanza che ha saputo ritagliarsi nell’Inter che sta guardando tutti dall’alto verso il basso in Serie A, è innegabile che il belga sia uno dei migliori centravanti del momento. Il paragone è ovviamente lusinghiero, però anche in questo caso ci sono delle precisazioni da fare: è vero che Brobbey ha qualità spalle alla porta, è generoso in fase difensiva ed esplosivo in avanti, ma il suo fisico (180cm per 78kg) non è quello di Lukaku (191cm per 93kg). Anche in campo si comportano diversamente, visto che l’interista vive di fiammate e concentra tutte le sue forte in un’area ben precisa del rettangolo verde.

Il confronto delle heatmap
Il confronto tra le heatmap di Brobbey e Lukaku (Fonte: FootData)

Lukaku è un attaccante eccezionale: è forte, veloce e ha il fiuto del gol. Nessuno va in profondità e difende palla come lui. Se mi piacerebbe avere una carriera come la sua? Certo che sì. Con l’aiuto di Dio spero di averla. Ma io non sono il nuovo Lukaku, sono solo il nuovo Brian Brobbey.

Quindi, non aspettiamoci Werner o Lukaku. Brian Brobbey è unico ed è tutto da scoprire.

Autore

Viterbese classe ’99, muove i primi passi con ai piedi un pallone e, neanche a dirlo, se ne innamora. Quando il calcio giocato smette di dare speranze, ci pensa giornalismo sportivo a farlo sognare. E se si fosse trattato di campo, essere riserva di lusso lo avrebbe fatto rosicare… alla tastiera non potrà che essere un valore aggiunto.

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