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CALCIO ESTERO

Thiago Almada ha sprazzi di Europa

Gabriel Heinze da Crespo, El Gringo nello sterminato dizionario degli apodos argentini, è una delle nuove leve tra i mister albiceleste. Una linea verde di tecnici, spesso ex giocatori di altissimo livello (Marcelo Gallardo, Gabriel Milito, Mauricio Pellegrino, Kily González, Fernando Gago, Hernán Crespo) che uniscono i metodi organizzativi europei alle particolari caratteristiche del calcio di casa. Heinze in particolare, si distingue per la meticolosità con cui affronta il suo lavoro, tanto da essere avvicinato a Marcelo Bielsa, uno che pensa calcio a qualsiasi ora del giorno.

Del resto, in lui c’è del sangue europeo, tedesco per la precisione. La zona di Entre Ríos è stata una delle mete preferite dagli immigrati europei verso seconda metà dell’800. Da queste parti vennero italiani, spagnoli, baschi, francesi, ebrei e un buon numero di tedeschi prussiani stufi di vivere nell’impero Russo. A Crespo in particolare, arrivarono ben 40 famiglie da quelle zone e da una di queste discende Heinze.

Gabriel Heinze osserva i suoi nel match contro l'Aucas
Gabriel Heinze osserva i suoi nel match contro l’Aucas (Foto: Juan Ignacio Roncoroni/Imago Images – OneFootball)

Profondo rinnovamento

Al di là del piccolo inciso sulle sue origini, che magari potrebbero spiegare la sua maniacalità, Heinze è stato fondamentale per la recentissima storia del Vélez Sarsfield, preso ai margini della retrocessione e portato nel giro di tre anni a lottare nelle zone alte della classifica. Nondimeno, oltre a portare un’identità tattica chiara e funzionale, Heinze ha lanciato diversi prospetti interessanti in prima squadra, Thiago Almada per primo. Tra l’ex difensore ed il giovane c’è un legame piuttosto particolare. Heinze lo ha lanciato come trequartista, con licenza di svariare fidandosi del suo istinto nell’associarsi con i compagni.

Ci penso spesso al fatto che ha solo 17 anni. Ma se guardo quel che sta facendo in campo mi sento tranquillo, mi dico “Ha solo 17 anni”. Subito dopo penso: “Come faccio a non metterlo, se gioca così bene”.

Chi è Thiago Almada?

Thiago Almada è la next big thing del calcio argentino, senza mezzi termini. È un calciatore argentino fino al midollo, con quel particolare talento che nasce solo nella polvere dei potreros. Enganche naturale, ma ama partire defilato sulla destra, Almada è esattamente il giocatore che ti aspetti la prima volta che lo vedi come un ragazzo di 171 cm e poco più di 60 kg. Veloce, guizzante, fenomenale nell’1v1 quando mette in fila due, tre, quattro tocchi di esterno. Creativo nelle soluzioni, maestro nelle finte di corpo ma dimostra un livello di comprensione del gioco molto superiore al solito esterno dribblomane.

C’è un perché se Heinze ne è innamorato. Va detto che le idee calcistiche del Gringo che hanno fatto splendere le sue ultime iterazioni del Vélez non sono affatto semplici da replicare sul campo, tant’è che il suo Argentinos Juniors ci mise del tempo ad ingranare prima di travolgere la Segunda División. Al Fortín, potremmo identificare nel 3-4-3 il modulo di base, ma sarebbe in ogni caso una forzatura. Le squadre messe in campo da Heinze si distinguono per la varietà di schieramenti adottati nelle quattro fasi di gioco, tenendo in considerazione anche le tattiche degli avversari.

In ogni caso, la ricerca dell’ampiezza rimane un cardine fondamentale, sia in fase di costruzione, allargando i braccetti di difesa ed i terzini “ad ombrello”, che in fase di rifinitura, occupando contemporaneamente le cinque fasce del campo. Di Almada ha colpito subito l’adattamento istantaneo ad un sistema così codificato, questione non banale per un giocatore tanto efficace nel saltare l’uomo. In fase offensiva, è lui che si occupa spesso di ripulire i palloni anche scendendo al di sotto della linea di centrocampo.

Il suo repertorio di finte di corpo è estremamente ampio, non ha problemi ad affrontare marcature strette e a giocate spalle alla porta come un mediano. Le sue capacità elusive tornano utili per potersi girare ed andare in progressione verso la porta. Più spesso lo troviamo nei suoi ruoli naturali, sulla linea delle mezzepunte andando a gravitare attorno al pallone e offrendo linee di passaggio al portatore. È ordinato anche nei movimenti senza palla, si propone con intelligenza. Con Lucas Robertone e Pablo Galdames ha formato un’intesa quasi telepatica, bilanciandosi a vicenda le tracce a supporto e le corse in profondità.

Thiago Almada contende palla ad Ignacio Saavdera dell'Universidad Catolica
Thiago Almada contende palla ad Ignacio Saavdera dell’Universidad Catolica (Foto: Juan Ignacio Roncoroni/Imago Images – OneFootball)

Un diez per mentore

Con il pallone tra i piedi è in grado di fare qualsiasi cosa. I suoi compagni lo riconoscono, gli affidano il pallone e lui lo va a cercare. Tra l’altro, Juan Román Riquelme è il suo idolo di gioventù e, tramite amicizie in comune, hanno condiviso assieme ben più di un asado. Roman gliel’ha detto chiaramente:

Chiedi la palla sui piedi, fatti dare la palla.

Al di là del dribbling, Almada è un assistman estremamente creativo ed un tiratore di ottimo livello. Pericolosissimo quando può sterzare sul suo piede forte, sceglie traiettorie di interno/collo alla portata di pochi. Non calcia spesso di potenza (neanche quando l’istinto lo suggerirebbe, come in un gol contro il Colón del dicembre 2019), ma preferisce dare il giro e piazzarla a fin di palo. Da sinistra cerca raramente il fondo per il cross, ma sa trovare soluzioni interessanti anche con il piede debole.

Thiago Almada in contrasto con Harrison Mancilla del Gimnasia y Esgrima
Thiago Almada in contrasto con Harrison Mancilla del Gimnasia y Esgrima (Foto: Demian Alday Estévez/ Imago Images – OneFootball)

Crescere in ambiente quanto più simile tatticamente all’Europa sta sicuramente facendo del bene alla sua crescita. Molti top club e solide realtà del Vecchio Continente hanno chiesto informazioni su di lui. Pep Guardiola lo segue da molto tempo e già il passaggio al Manchester City sembrava fatto nel 2018 (con una montagna di polemiche da parte della tifoseria velezana).

Anche lo United è stato accostato a più riprese al suo acquisto, come anche Milan, Inter, Marsiglia e Leeds. Queste ultime due sarebbero le mete più interessanti, come step intermedio per affinare le sue armi verso i top club sotto la guida di Jorge Sampaoli e Marcelo Bielsa. Lo stesso Heinze non ha mai nascosto il suo amore per il calcio del Loco, dal quale ha dichiarato a più riprese di trarre ispirazione. Carlos Alberto Tévez, che tra l’altro conosce bene Almada, di Fuerte Apache di come lui, è sicuro che El Gringo sarà l’erede di Bielsa. Heinze sta facendo diventare l’Atlanta United la squadra più divertente d’America, ma è molto probabile vederlo in un prossimo futuro in Europa. Potremmo vederli di nuovo insieme da questa parte dell’Atlantico? Perché no.

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